Installiamo Linux ================= di Bernardo Innocenti Abstract -------- Linux oggi ha raggiunto una notevole poplarita' e la sua rapida diffusione non accenna a rallentare in alcun modo. Quando si pensa a Linux vengono subito in mente i PC con CPU x86, anche se in realta' Linux e' disponibile per una varieta' di architetture diverse. Alcuni anni or sono il kernel di Linux e' stato portato anche sui sistemi basati su CPU Motorola 68K, ivi compreso Amiga. Linux per Amiga --------------- Vi risparmieremo la storia del giovane studente finlandese che scrisse un sistema operativo UNIX-like e ne rese pubblici i sorgenti. Ormai l'avrete senz'altro sentita e risentita fino alla noia. Quello che invece non e' noto a tutti e' che Linux per Amiga costituisce una valida alternativa al sistema operativo "standard". Il kernel e' disponibile sia per 680x0 (Linux m68k) che per le schede PowerPC di Phase5 (Linux APUS), e ci sono numerose distribuzioni (la maggior parte delle quali derivate dalla diffusissima RedHat) che contengono il software di base e le utility di Linux, nonche' numerose applicazioni di rilievo. Il gruppo di programmatori che mantiene Linux m68k ha lavorato incessantemente per mantenere il passo con la versione i386 e per scrivere e aggiornare i driver per l'hardware di Amiga, ovvero schede grafiche, controller SCSI e schede di rete. Oggi si puo' finalmente dire che Linux per Amiga ha raggiunto un livello di maturita' che lo rende appetibile anche per gli utenti un po' meno "smanettoni". Resta comunque il problema che le distribuzioni Linux m68k non si trovano nei negozi come quelle per PC, figurarsi poi una distribuzione specifica per Amiga. Certo, e' sempre possibile scaricarsi tutto quanto dal sito FTP e poi fare qualche modifica qua e la' per adattare l'installazione ad Amiga, ma si tratta comunque di un'operazione lunga, laboriosa e che richiede una certa dimestichezza con UNIX. La redazione di Amiga Life ha dunque pensato di dare ai propri lettori l'opportunita' di provare Linux senza dover affrontare queste difficolta'. Nel CD di questo mese abbiamo inserito una distribuzione di Linux pronta per essere installata su Amiga. Per iniziare ad usare un sistema UNIX e' sempre consigliabile procurarsi un buon libro che ne illustri i fondamenti. Non abbiamo la pretesa di ospitare un corso completo di Linux in sole due pagine. Tuttavia l'installazione del sistema e' completamente guidata e non presenta grosse difficolta', quindi potete provarla anche se siete soltanto curiosi di vedere come gira Linux sul vostro Amiga. Prima di iniziare, date un'occhiata alla documentazione HTML inclusa nel CD per verificare se il vostro hardware e' supportato dal kernel di Linux. In caso contrario, potete provare a collegarvi sul sito FTP di Linux-m68k per controllare se e' gia' disponibile una versione piu' recente del kernel che puo' esservi di aiuto. Creare le partizioni Linux -------------------------- Linux puo' accedere a diversi tipi di filesystem, tra cui anche il FastFileSystem di Amiga, ma non e' possibile installare il sistema su di esso. E' necessario creare una o piu' partizioni per il filesystem "nativo" di Linux, chiamato EXT2, che dovranno contenere il sistema operativo e tutti i prograammi che installerete. Come accade su Amiga, gli utenti UNIX tendono a suddividere il loro sistema in diverse partizioni. L'equivalente della partizione "Workbench" o "System" di Amiga prende il nome di "root partition" su UNIX. Ovviamente e' anche possibile installare l'intero sistema nella root, e questo e' il metodo che raccomandiamo per la prima installazione perche' e' piu' semplice e non richiede di conoscere in anticipo lo spazio di cui si avra' bisogno per ogni filesystem. Un'installazione tipica di Linux occupa circa 300MB di spazio su disco. L'intera installazione richiede invece oltre 500MB. Serve inoltre dello spazio aggiuntivo che dipende dall'uso che si vuole fare del sistema, percio' e' meglio non essere troppo tirchi e creare una partizione di almeno 700MB. Per creare una partizione EXT2 potete utilizzare HDToolBox o un programma equivalente. Aggiungete una nuova partizione e scegliete "Custom File System" nella finestra di selezione del filesystem. Il campo "Identifier" deve essere impostato con il valore 0x4c4e5800. Fate attenzione a trascrivere il numero correttamente e ricordatevi di premere il tasto return perche' venga accettato. Tutti gli altri parametri presenti nella finestra vengono ignorati da Linux. Memoria virtuale ---------------- Linux ha bisogno anche di una partizione chiamata "swap" che verra' utilizzata per la memoria virtuale. La dimensione di questa partizione determina la quantita' di memoria totale disponibile per il sistema. 64MB dovrebbero essere sufficienti per un uso non troppo intensivo del sistema. Per creare una parizione swap, utilizzate HDToolBox come gia' descritto, impostando pero' l'identifier a 0x53575000. Iniziare l'installazione ------------------------ Ora che il vostro hard disk e' pronto potete lanciare l'installazione. Sul CD e' presente uno script che pone alcune domande e quindi lancia l'utility di bootstrap di Linux, amiboot. Se le opzioni impostate dallo script non sono adeguate al vostro sistema, potete consultare la documentazione HTML per apprendere il significato delle opzioni e provare a mettere insieme una linea di comando che funziona. Se tutto va bene, il sistema dovrebbe resettarsi e vedrete apparire la console testuale di Linux con alcuni messaggi di inizializzazione del Kernel. Il programma di installazione RedHat si trova in un filesystem minimale che viene caricato da amiboot in un ram disk. Da questo punto in poi non dovete far altro che rispondere alle domande che vi verranno poste dall'installer RedHat ed in pochi minuti avrete avviato la procedura di installazione. Una cosa che potrebbe risultare piuttosto oscura e' la sintassi con cui Linux identifica le partizioni presenti sugli hard disk, che non ha alcuna relazione con i nomi utilizzati su Amiga. In questo schema, la terza partizione del primo hard disk IDE e' "/dev/hda3", dove "/dev/" indica la directory in cui si trovano tutti i device di UNIX. "hd" e' il prefisso che identifica tutti gli hard disk IDE (gli hard disk SCSI sono invece chiamati "sd"). La lettera "a" indica la prima unita' presente sul controller (IDE o SCSI): se si volesse far riferimento alla seconda si specificherebbe "b". Infine, il "3" corrisponde alla terza partizione del disco. Al termine, il sistema si riavviera' e sarete di nuovo in AmigaOS. Per utilizzare il sistema che avete appena installato, potete utilizzare lo script "Boot", che vi chiedera' il nome della partizione da cui effettuare il boot. Il nome deve essere fornito con la sintassi di Linux gia' descritta. Al boot vederete nuovamente la console di Linux. Dopo i soliti messaggi di inizializzazione, verranno montate le partizioni EXT2 che avete creato e verra' eseguita la sequenza di avvio del sistema, e lanciati tutti i servizi che avete attivato durante l'installazione. Al termine, comparira' il prompt di login e potrete entrare nella shell con l'utente "root". Potete lanciare X-Window scrivendo "startx", che e' gia' configurato con dei modi video standard. Non ci resta che augurarvi buon divertimento. RIFERIMENTI http://www.linux-m68k.org http://ftp.linux-m68k.org http://www.linuxdoc.org http://www.linux.org