Date: 29-12-1994 Anche oggi l'Onda mi era stata vicina; mi sto abituando sempre di piu' alla sua presenza, all' energia che mi da la forza di emanare. La staticita' e' un concetto ormai superato, tutto e' in continua mutazione, sebbene non sempre ne capisca il senso; ma l'Onda e' qui per questo, per farmelo capire. Ieri mi stavo muovendo con lei in qualche oscuro meandro della mia mente; da quando mi aveva fatto capire che non dovevo avere paura di me stesso, mi stava aiutando a prendere sempre piu' coscienza del mio essere, anche a livello fisico e psichico. Il Meandro. Non so se si potesse definire un "luogo"; in realta' era una locazione della mia memoria dove erano concentrate emozioni di vario genere; entrandovi potevo sentire integralmente queste emozioni. Gioia, benessere, terrore, amore; il fatto e' che non potevo capire come mai fossero li', in che relazione si trovassero tra di esse; aiutato dall'Onda, viaggiai "sopra" tutte queste emozioni, senza farmene toccare: era come se esplorassi un labirinto dall'alto, ne potevo vedere la forma. Ma non era semplice interpretare cio' che vedevo, non avrei saputo darne una definizione; mi si presentava come una disordinata macchia, la cui forma variava a seconda del mio punto di vista; l'Onda mi spiego' che muovendosi sopra il "labirinto" si potevano vedere le rappresentazioni delle emozioni secondo la nostra mente. L'Onda mi rivelo' che l'unica maniera di comprendere il Meandro era di provare quelle emozioni; allora, spinto dal suo consiglio, scesi nel "labirinto", e camminai per i suoi complicati vicoli; vagai un po', finche' non arrivai alla Paura. Questa era rappresentata come una grossa sfera di colore rosso e nero, mischiati, e girava molto velocemente, tanto che non era possibile vedere i due colori distinti; sembrava che non potesse essere penetrata da alcunche'; l'Onda mi disse che non si sarebbe calmata finche' io stesso non fossi riuscito a controllarla, e cio' dipendeva da me solo. Era l'unica cosa possibile da farsi; presi coraggio e mi lanciai dentro la sfera, interrompemdo il suo vorticoso girare... Una volta entrato, l'ambiente mi si presento' come uno spazio circoscitto ed allo stesso tempo infinito, di colore rosso venato di nero; sembrava che fossi solo li' dentro, ma non tardarono ad arrivare le mie paure; prima, una sensazione di oppressione, senza via di scampo; poi una marea di ragni e di scorpioni comincio' ad uscire da un muro rosso che mi si era parato davanti e ad avanzare verso di me. Corsi via, o almeno tentai di farlo, giacche' sarebbe servito a poco fuggire in uno spazio infinitamente grande, dove le distanze non contavano; la mia mente pareva azzerata dalla confusione, l'istinto di sopravvivenza mi aveva catturato; mi voltai solo per vedere che gli insetti erano piu' lontani, ma stavano arrivando. Nel frattempo mi sentii come avviluppato da qualcosa; in capo ad un istante venivo avvolto da una miriade di vermi; viscidi, orrendi, sembravano volermi entrare dentro, violare me stesso; urlai, dentro la mia mente, e come erano venuti scoparvero. Ma sapevo che non era per molto; i ragni erano gia' vicini, quasi si preparavano per saltarmi addosso. Allora, sotto di me, sebbene vi fosse solo il nulla, si apri' una voragine nera, dove vedevo e provavo le paure piu' grandi che erano dentro di me; l'Assassino, il Serpente, il Buio, le Sabbie Mobili, lo Scorpione, e tante altre cose. Tutto veniva verso di me, mi fagocitava, mi usava, mi faceva del male; tutto cio', senza senso. Non potevo scappare; non c'erano vie di fuga, tutto il terrore possibile era li'; ero impotente di fronte a me stesso, non sapevo cosa fare, provavo una repulsione totale verso cio' che percepivo; avrei voluto chiudermi, e non provare piu' paura. Ma non era possibile, perche' la paura era di nuovo entrata in me, come era successo tante altre volte, impedendomi di reagire; ero diventato un tutto con quella. L'Onda allora si manifesto'; sentii dentro di me un battito, una pulsazione, e poi infine la sua vibrazione, quella che mi stava accompagnando, e di cui io mi ero scordato; se avessi potuto piangere dalla gioia, in quel momento lo avrei fatto; sentii la fiducia che mi tornava, come una fitta benefica al petto. L'Onda mi disse che l'unico modo per sconfiggere le mie paure non era quello di chiudermi ad esse; cosi' sarebbero solo tornate, piu' forti di prima; l'unico modo per sconfiggere la paura e' conoscerla, e conscerla voleva dire possederla dentro di se. Cosi' feci; l'Onda comincio' a risucchiare dentro di se' tutto lo spazio rosso, e le paure che erano dentro di me; cio' che prima era rosso, ora diveniva nero, e mi trovai a fluttuare in uno spazio nero, infinito, mentre dentro di me si era creata una piccola sfera rossa e nera. Mi accorsi che avevo gli occhi chiusi, ed aprendoli mi ritrovai nel labirinto, dove prima vi era la sfera, mentre ora non c'era nulla. L'Onda, allora, fece uscire la piccola sfera dalla mia testa, e questa ando' a posarsi dove stava prima, riprendendo la sua dimensione originaria; adesso, pero', ruotava molto piu' lentamente, e potevo distinguere bene i due colori. Percepii l'Onda che mi sorrideva, enigmatica, come al solito. Era soddisfatta di me. Ora avevo la possibilita' di riconoscere le mie paure da cio' che erano realmente, e di sapervi reagire. Assieme all'Onda, continuai a vagare nel Meandro, cercando le mie emozioni; chissa' quanto sarebbe durata la mia ricerca... Respect to all by Positive Mind Uploader: Pietro Tacconi Alias: Positive Mind CyberNet: 65:1100/1.8 Address: Via Mariti 10, 50127 Firenze, Italy Phone: ++39-55-367079